Popolazione
La popolazione del Bhutan è composta al 50% da bhutanesi (Bhotia), al 35% da nepalesi e al 15% da tibetani, indiani e birmani. Tre sono i principali gruppi etnici: gli Ngalong di origini tibetane a ovest, gli Sharchop originari probabilmente della Birmania del nord e del nordest dell'India a est, e i Lhotsampa, di origini nepalesi, a sud.
Clima
La diversità d'altitudine del territorio bhutanese implica una notevole varietà climatica che determina tre grandi zone: tropicale, con giungla, fino a 1700 m; temperata, con larghe valli coltivate a terrazza, tra i 1500 e i 3500 m; alpina, con le montagne himalayane, tra i 3500 e i 5200 m. Il periodo estivo (giugno-settembre) può essere molto piovoso con possibilità di frequenti valanghe nelle regioni settentrionali. Più riparate sono le regioni centrali mentre il settore meridionale ha piogge torrenziali tipiche di tutto il subcontinente indiano. Le temperature oscillano tra i -6° e i 17°C di gennaio e i 13°-30° C di luglio. La piovosità annua è di 1550-3000 mm.
Ora
Il viaggiatore italiano al suo arrivo in Bhutan deve spostare il proprio orologio avanti di 5 ore (quando in Italia sono le 12 in Bhutan sono le 17).
Lingua
Lingua ufficiale del Bhutan è lo dzongkha ma i bhutanesi parlano dialetti tibetani mentre i nepalesi parlano dialetti nepalesi. L'inglese è la lingua insegnata nelle scuole ed e quindi largamente utilizzato in tutto il Paese.
Religione
Il Bhutan è l'unico Paese al mondo che professa la forma tantrica del buddhismo Mahayana (Drupa Kagyu; 75%) mentre il resto della popolazione professa l'induismo con influenze indiane e nepalesi (25%). Il buddhismo è la religione predominante dal VII sec. ed ha profondamente influito su ogni aspetto della vita del Paese. L'insegnamento della religione è obbligatorio ed ha luogo soltanto nei monasteri.
Storia
Testimonianze archeologiche fanno pensare che il Bhutan fosse abitato gia nel 2000 a. C. anche se, secondo la tradizione bhutanese, la storia inizia nel 600 d. C. con il re tibetano Songtsen Gampo. Nell’VIII sec. il grande mistico tantrico Guru Rinpoche diffuse la fede buddhista in tutto il Paese ed è tutt’ora ricordato come la più importante figura della storia del Bhutan, quasi un secondo Buddha. Fino a tutto il XV sec. vari clan e nobili famiglie bhutanesi governarono le varie vallate del Paese combattendo tra loro e contro il Tibet. Determinante fu l’arrivo nel 1616 di Shabdrung Ngawang Namgyal, un monaco tibetano della scuola buddhista Drupa Kagyu, che regnò per 35 anni unificando il Paese e facendo nascere il Bhutan attuale, con un sistema amministrativo del quale sopravvivono ancora oggi alcuni aspetti. Alla morte di Shabdrung seguirono due secoli di conflitti interni e di lotte politiche, instabilità che terminò con l’avvento al potere di Gonsar Ugyen Wangchuck, eletto all’unanimità primo re del Bhutan nel 1907. Il terzo re, Jigme Dorje Wangchuck è ricordato come il padre del moderno Bhutan in quanto diede avvio ai piani di sviluppo del Paese che proseguono ancor oggi con il re attuale, Druck Gyalpo Jigme Singye Wangchuck, quarto della dinastia, attento soprattutto a preservare i caratteri unici della cultura e della natura bhutanese.
Costituzione
Indipendente dal 1949, il Bhutan è una monarchia ereditaria che vede attualmente regnante Jigme Singye Wangchuck, salito al trono nel 1972. Capo del governo è L.Y. Zimba. Non esiste nessuna costituzione scritta o carta dei diritti; nel 1953, con decreto reale, è stata costituita l'Assemblea Nazionale (Tshogdu) che è composta da 154 membri, 105 eletti tramite elezioni che si tengono nei vari villaggi, 12 quali rappresentanti dei corpi religiosi e 37 designati dal re per rappresentare il governo e gli interessi dello Stato. Una riforma del 1998 ha dato all'Assemblea Nazionale l'autorità di rimuovere il re se in possesso dei 2/3 dei voti favorevoli. Amministrativamente il Bhutan è diviso in 18 distretti.
Situazione politica
Attuale re del Paese è Jigme Singye Wangchuck la cui incoronazione, avvenuta il 2 giugno 1974, fece conoscere il Bhutan alla comunità internazionale visto che, per la prima volta, fu concesso ai media internazionali di entrare nel Regno himalayano. Attento soprattutto a preservare i caratteri di unicità della cultura bhutanese, il re iniziò un processo di "bhutanizzazione" del Paese che costrinse migliaia di bhutanesi di origine nepalese a fuggire in India e in Nepal dove si trovano ancor oggi assistiti dall'UNHCR e dal governo nepalese.
Economia
L'economia bhutanese è basata sull'agricoltura e sullo sfruttamento delle foreste che costituiscono la principale fonte di sostentamento della quasi totalità della popolazione. L'agricoltura è essenzialmente di sussistenza (riso, mais, frumento, miglio) e altrettanto si può dire per l'allevamento degli animali (bovini). Il settore industriale, tecnologicamente arretrato, consta di un cementificio e di alcune piccole distillerie. Sviluppato l'artigianato: ogni vallata ha il proprio i cui segreti sono gelosamente conservati dal clan. Ricco di potenziali risorse idroelettriche, il Bhutan ha rapporti economici e commerciali essenzialmente con l'India che vi acquista soprattutto elettricità; in fase di sviluppo il turismo anche se la morfologia del territorio rende difficoltosa la costruzione di strade e di infrastrutture. Nel 1993 è stato avviato il processo di liberalizzazione dell'economia. Molti programmi di sviluppo economico, sociale e culturale sono sostenuti da varie organizzazioni internazionali.
Festival e tradizioni popolari
La manifestazione più pittoresca della religiosità bhutanese è rappresentata dai tsechu, festival annuali che si tengono principalmente in primavera e in autunno e offrono la possibilità di osservare danze in maschera e arte religiosa del Paese. Tutte le province del Bhutan hanno i loro tsechu, ma i più spettacolari sono quelli di Paro in primavera (4-8 aprile) e di Thimphu in autunno (27-29 settembre). A Paro, in particolare, l'ultimo giorno delle celebrazioni, che durano 5 giorni, si svolge la cerimonia dell'esposizione della Thangka Thongrol, vecchia di 400 anni che viene trasportata fuori dallo dzong da un gruppo di monaci e srotolata sulla parete di un tempio a tre piani. Il suo potere spirituale è tale che si ritiene che la sua semplice vista possa liberare coloro che la guardano dal ciclo delle successive reincarnazioni. Altri tsechu a Trongsa e Lhuntse (gennaio), Punakha, Chorten Kora e Ura, Bumthang (marzo), Trashiyangtse e Chukkha (aprile), Ura, Bumthang (maggio), Bumthang (giugno), Wangdue, Bumthang (settembre-ottobre), Bumthang, Phobjikha, Mongar, Pema Gatsel, Trashigang (novembre), Trongsa e Lhuntse (dicembre). Feste nazionali sono il 24 febbraio (anno nuovo), il 2 giugno (anniversario dell'incoronazione del re) e il 17 dicembre (festa nazionale).
Quando andare
Ottobre e novembre sono i mesi migliori per visitare il Paese essendovi maggiori probabilità di trovare cielo sereno e di vedere quindi le cime delle montagne. In inverno le temperature si abbassano e nevica nelle regioni più alte con conseguente chiusura di alcune strade. Nettamente migliore la primavera (marzo-maggio) anche se piuttosto piovosa. Il periodo da evitare, dal punto di vista climatico, è l'estate: è il periodo del monsone che scarica piogge torrenziali (500-1000 mm). Ma un motivo per visitare il Paese è dato anche dalla possibilità di assistere a qualcuna delle sue feste religiose e pertanto la scelta della data potrebbe essere fatta con questo criterio, altrettanto valido ed indipendente dal clima.
Burocrazia e visti
Per entrare in Bhutan è necessario il passaporto in corso di validità. Il visto è obbligatorio ed è ottenibile prenotando un pacchetto di viaggio presso un’agenzia che organizza tour in Bhutan; lo stesso discorso vale anche per chi viaggia individualmente, varia solo la tariffa giornaliera prestabilita (i viaggiatori indipendenti non sono ammessi; chiunque intende recarsi nel Paese è inoltre tenuto a contattare anticipatamente il Tourism Authority of Bhutan, P.O. Box 126, Thimpu, fax. 2-23965; tab@drucknet.bt). In particolare: gruppi di 4 e più persone pagano 200 dollari a persona per ogni notte di soggiorno nei mesi di marzo/maggio e settembre/novembre oppure 165 dollari a persona per ogni notte di soggiorno nei mesi di dicembre/febbraio e giugno/agosto. In questa tariffa sono comprese: tasse, vitto e alloggio, guide, trasporti e autista. Per gruppi di 3 persone la tariffa è quella sopraindicata a cui è da aggiungere una sopratassa di 20 dollari a persona per ogni notte di soggiorno, per gruppi di due persone la sopratassa è di 30 dollari a persona mentre 1 persona paga una sopratassa di 40 dollari per ogni notte di soggiorno. Studenti di età inferiore ai 25 anni hanno diritto a uno sconto del 25% sulla tariffa normale; sconti sono previsti anche per chi soggiorna in Bhutan per più di 10 gg. Tutti i pagamenti devono essere fatti in dollari, euro, sterline o yen alla Royal Monetary Authority of Bhutan in favore del Tourism Authority of Bhutan con almeno 6 settimane di anticipo rispetto alla data della partenza. Solo a questo punto si ottiene il visto al momento dell’arrivo in Bhutan; il costo del visto è di 20 dollari e non può essere esteso oltre i giorni di soggiorno previsti (Attenzione: al momento della richiesta del visto indicate il vostro nome e cognome esattamente com'è scritto sul passaporto!)..
Vaccinazioni
Ufficialmente non sono richieste vaccinazioni per entrare nel Paese. Resta consigliabile la vaccinazione antitifica, quella contro l'Epatite A e quella contro l'Epatite B; opportuno anche un richiamo antipolio in quanto la poliomielite è ancora presente nel Paese. La vaccinazione antimalarica (clorochino-resistente; rischio tutto l'anno) è consigliata a coloro che intendono recarsi nei distretti di Chhukha, Samchi, Samdrup, Jonkhar, Geylegphug e Shemgang. Non c'è rischio malarico a Paro e Thimphu.
Da mettere in valigia
La variabilità del clima bhutanese consiglia di portare un certo assortimento di capi, comprese mantelle impermeabili e abiti caldi per la sera, scarponi e scarpe da trekking, cappello, occhiali,crema da sole e per labbra, borraccia, torcia, ombrello pieghevole,una sveglia, tappi per le orecchie, prodotti contro le zanzare ed eventuale zanzariera, farmacia da viaggio e pronto soccorso, due foto-tessera per il visto d'entrata. Non dimenticate qualche capo più elegante e formale nel caso, non raro, vogliate partecipare a qualche festa o abbiate contatti con qualche funzionario. Se partecipate ad un trekking, ricordate che l'operatore provvede ai materassini di gomma per i sacchi a pelo e al necessario per la cucina compresi piatti e posate; a tutto il resto dovete pensare voi anche in considerazione del fatto che in Bhutan non è possibile noleggiare equipaggiamento sportivo e non si trova disponibilità di capi di abbigliamento o di oggetti particolari da acquistare.
Elettricità
L'elettricità è a 230 volt. A causa di possibili interruzioni di elettricità (Bhutan centrale e orientale) conviene portarsi anche una torcia elettrica.
Quanto costa
Poiché in Bhutan il turismo indipendente non è consentito bisogna o ricorrere ad uno dei viaggi organizzati proposti dai tour operator (si parte da 2600 euro circa per due settimane di soggiorno) o fare capo ad un'agenzia locale riconosciuta dal Tourism Authority of Bhutan. Ulteriori indicazioni sui costi si trovano nella sezione Burocrazia e visti.
Poiché in Bhutan il turismo indipendente non é consentito bisogna o ricorrere ad uno dei viaggi organizzati proposti dai tour operator (si parte da 2600 euro circa per due settimane di soggiorno) o fare capo ad un'agenzia locale riconosciuta dal Tourism Authority of Bhutan. Ulteriori indicazioni sui costi si trovano nella sezione Burocrazia e visti.
Ambasciata italiana in India
50 E Chandra Gupta Marg, Chanakyapuri, New Delhi, tel. 0091-11-26114355; fax0091-11-26873889; www.italembdelhi.com
Consolato italiano in India
3 Raja Santosh rd., Alipore, Calcutta, tel. 0091-33-4792414, 4792426
Ambasciata del Buthan Chemin du Champ d'Anier, Ginevra, tel. 41-227990890
Reale Ambasciata del Bhutan Chandra Gupta Marg, Chanakyapuri, New Delhi, tel. 0091-11-26889807, 26889809, 26889230; fax. 0091-11-26876710
Tourism Authority of Bhutan P.O. Box 159, Thimphu, tel. 2-322854, 322647; fax 2-323392; www.tourism.gov.bt; e-mail: btcl@drucknet.net.bt
Ambulanza tel. 112
Jigmi Dorji Wangchuck National Referral Hospital Thimpu, tel. 2-224967
Rimpatri di emergenza Asia Rescue and Medical Services Alarm Center, Calcutta, tel. 0091-33-22292922, 22467247, fax 22291329, cell. 9831005000
SOS, Singapore, tel. 0065-2213981 Privat Klinik S-490A Greater Kailash Part 1, New Delhi, tel. 0091-11-26460625, 2 6484137, 2 6411589 (dott. Sachdev)
Polizia tel. 113
Quanto stare
I tour operator che propongono il Bhutan offrono viaggi di 15-20 gg. generalmente in abbinamento con un altro Paese (Nepal o Sikkim). Considerate comunque che il normale visto di ingresso nel Paese ha una validità di 15 gg.
Come arrivare
Il modo più comodo e veloce per arrivare in Bhutan è ovviamente l'aereo. Non esistono voli diretti per Paro, unico aeroporto internazionale del Paese, nè dall'Italia nè da nessun altro scalo europeo. Generalmente si fa scalo a Kathmandu (in avvicinamento, splendida vista dell'Himalaya; chiedete di sedervi sul lato sin. dell'aereo), Dacca, Delhi, Calcutta o Bangkok (città di partenza maggiormente servita) e da qui ci si imbarca su un volo della compagnia nazionale bhutanese Druck Air (www.druckair.com.bt) che agisce in regime di monopolio. Durante i mesi di marzo/aprile e settembre/novembre bisogna prenotare con almeno tre mesi di anticipo vista l'esiguità dei posti (72) disponibili in aereo; ricordate però che il biglietto aereo viene emesso solo dopo aver ottenuto l'ok per il visto.. Via terra, il posto di frontiera si trova a Phuentsholing, al confine meridionale con l'India.
Tasse di ingresso e di imbarco
Il visto di ingresso costa 20 dollari. La tassa d'imbarco per uscire dal Paese è di circa 7 dollari. E' stata recentemente introdotta una tassa di 25 dollari al giorno per poter assistere ai festival religiosi.
Cosa vedere e cosa fare
Thimphu, la capitale del Paese, sorge a 2250 m in una bella e boscosa valle e affascina con le facciate decorate dei suoi edifici che le conferiscono un'impronta ancora medievale. Simbolo della città è il Trashi Chhoe Dzong, dominante in posizione elevata su una collina. Da vedere anche il Memorial Chorten che conserva numerosi dipinti e statue sacre; durante il giorno vari pellegrini percorrono il suo perimetro offrendo uno spettacolo con i loro variopinti costumi. Interessante è il mercato del fine settimana. Paro (2300 m) si trova nel Bhutan occidentale dove sorgono i più grandi, vecchi e spettacolari dzongs (monasteri-fortezze) del Paese. La città di Paro è situata nella fertile valle omonima ricca di bellissimi paesaggi naturali, villaggi ed edifici storici. Da vedere, per cercare di penetrare la cultura bhutanese, il locale Museo nazionale. Da Paro una bella escursione porta a Taktasang, monastero arroccato su un dirupo, luogo di pellegrinaggio che tutti i bhutanesi visitano almeno una volta nella vita. Bumthang è il cuore spirituale del Paese e qui si trovano alcuni dei più antichi e rinomati luoghi sacri del buddhismo bhutanese (Choskhor, Jakar Dzong). La bellezza della sua valle è leggendaria. Il Bhutan è uno dei paradisi mondiali del trekking: si possono attraversare in tutta tranquillità vaste aree incontaminate ricche di animali come, ad es., orsi neri himalayani, leopardi, volpi rosse (Valle di Phobjika), tigri, panda rossi, antilopi indiane (Parco nazionale dei Monti Neri) e avvicinarsi nel modo più naturale possibile alla cultura rurale bhutanese.
Dormire
La tariffa giornaliera che il governo bhutanese fa pagare a ogni viaggiatore include l'alloggio per tutta la durata del soggiorno sia che si intenda dormire in hotel sia che si intenda fare trekking e dormire in tenda (E' bene specificare che vige la regola del chi primo arriva meglio alloggia nel senso che, se per ipotesi avete richiesto un hotel di lusso e in questo non c'è più posto, vi viene proposta una sistemazione alternativa che dovete accettare senza poter reclamare). Gli hotel di "lusso" bhutanesi non sono certo paragonabili agli equivalenti occidentali anche se il loro prezzo (150-200 dollari la camera) potrebbe farlo pensare; il servizio è comunque generalmente di buon livello e le camere sono decorate in stile bhutanese con arredi in legno intarsiato a mano. I bagni sono puliti e dotati di acqua calda, almeno in certe ore del giorno. Se si intende invece alloggiare in alberghi più modesti le cifre scendono in maniera impressionante e oscillano tra 1 e 7 dollari la camera per notte.
Mangiare
La tariffa giornaliera che il governo bhutanese fa pagare ad ogni viaggiatore include anche i pasti. Orientativamente, se si intendesse mangiare in un "ristorante" locale i prezzi vanno da 1 a 4 dollari per un pasto economico, ai 10 dollari per un pasto in un ristorante di livello superiore generalmente annesso all'albergo. I ristoranti servono il tradizionale cibo bhutanese (riso, formaggi, verdure fresche, carne) adattato al gusto occidentale con una netta diminuzione delle spezie normalmente usate. Ricordate che molta della carne utilizzata proviene dall'India e che viaggia spesso in camion privi di impianto di refrigerazione: a voi trarre le debite conclusioni.
Posta e telefono
Le poste bhutanesi sono efficienti e potete spedire la vostra posta sia dagli uffici postali che dagli alberghi. Per la posta urgente potete usufruire anche di un servizio di posta celere (EMS). Si possono fare telefonate internazionali da tutti i maggiori hotel anche se sono pochi quelli che hanno il telefono in camera per chiamate dirette. Per telefonare dal Bhutan in Italia bisogna comporre lo 0039 seguito dal numero dell'abbonato.Le tariffe sono elevate e non è possibile telefonare con telefonata a carico del destinatario.Non c'è copertura per i cellulari. Per telefonare dall'Italia in Bhutan il prefisso è lo 00975 seguito dal prefisso del distretto senza lo 0 e dal numero desiderato.
Moneta, carta di credito e cambio
Moneta ufficiale del Bhutan è il ngultrum il cui cambio è parificato a quello della rupia indiana (1 euro=53,24 ngultrun; 1 dollaro= 43,9 ngultrun circa). Il Bhutan ha due banche con filiali nelle maggiori località del Paese (orario 10-13 dal lunedì al venerdì; nella capitale alcuni sportelli per il cambio sono aperti anche sabato e domenica). E' possibile cambiare traveller's cheques sia in banca che nei maggiori hotel mentre l'uso delle carte di credito è limitato e comunque ridotto a quelle più conosciute (American Express). Non ci sono sportelli bancomat. In tutti i settori è possibile utilizzare direttamente la valuta indiana senza bisogno di conversione in moneta locale. Ugualmente accettati, soprattutto per acquisti importanti, i dollari.
Spostarsi
Non esistono voli interni che permettano di spostarsi tra le varie regioni del Bhutan. Non esiste nemmeno una linea ferroviaria e quindi, l'unico modo per muoversi è rappresentato dall'auto o dai propri piedi. Se si è in possesso di un normale visto turistico, il mezzo di trasporto verrà sicuramente fornito dal tour operator sia che si intenda viaggiare con un automezzo sia che si intenda fare trekking (asini, cavalli o yak). E' comunque sempre possibile noleggiare un'auto con autista attraverso un'agenzia di viaggio. Un'altra possibilità è offerta dalla possibilità di spostarsi in bicicletta in quanto il Tourism Authority of Bhutan è interessato a promuovere questo tipo di attività. I collegamenti interni del Bhutan sono difficili a causa del precario stato delle strade che il più delle volte seguono percorsi di alta montagna. I rari autobus pubblici sono scomodi ed affollati.
Sanità
I principali rischi sanitari in Bhutan sono rappresentati dalle malattie trasmesse da cibo ed acqua contaminati; è pertanto buona norma rispettare le più elementari regole igienico-sanitarie: bere solo acqua imbottigliata o preventivamente disinfettata, non mangiare alimenti crudi, sbucciare la frutta e la verdura prima del consumo. L'assistenza medica in Bhutan è praticamente inesistente ed è quindi oltremodo consigliabile stipulate un'assicurazione privata prima della partenza. Per rimpatri medici d'urgenza alcuni numeri telefonici sono indicati nella sezione "Indirizzi utili sanità". L'ospedale di Thimphu non ha livelli sanitari accettabili anche se è senz'altro la struttura migliore del Bhutan. Lungo gli itinerari turistici consentiti dal governo si trova a disposizione del viaggiatore un minimo di assistenza sanitaria (Basic Health Units) ma non certo per casi gravi. Attenzione al mal di montagna in quanto tutti i sentieri da trekking si snodano ad altezze superiori i 3000 m.
Disabili
Non è prevista alcuna facilitazione per le persone disabili.
Sicurezza
Sotto il profilo della sicurezza il Bhutan è un paese tranquillo. Vi sono alcune aree vietate al turismo e per le quali è necessario procurarsi i relativi permessi presso il Ministry of Home Affaire: si tratta in genere di alcuni monasteri buddhisti situati a nord di Thimphu. In alcune aree sud-orientali del Bhutan limitrofe allo stato indiano dell'Assam, la situazione attualmente è un po' complessa per la tendenza delle organizzazioni insurrezionali di quella regione a crearsi centri oltre la frontiera bhutanese. Particolarmente severe sono le pene per coloro che trafficano o consumano sostanze stupefacenti.
Comportamenti
I turisti sono ammessi ai festival ma si raccomanda discrezione nel fare fotografie; è inoltre vietato ai turisti fotografare all'interno dei templi ed entrare in taluni templi e monasteri. Attenetevi alle normali regole di cortesia vigenti in Asia: rispettate religione e monarchia, non scambiatevi effusioni in luoghi pubblici, non indicate con il dito divinità e oggetti religiosi, toglietevi le scarpe prima di entrare in un monastero o in una casa; se sedete a terra inginocchiatevi o incrociate le gambe. Evitate pantaloncini o magliette senza maniche (sia uomini che donne).
Curiosità
Sport nazionale e passione dei bhutanesi è il tiro con l'arco. Le competizioni (le maggiori si tengono durante il Losar, l'anno nuovo bhutanese) sono riservate esclusivamente agli uomini nonostante la storia bellica del Paese conservi il ricordo di eroine molto abili. Le squadre usano sia archi d'importazione sia quelli tradizionali di bambù; il bersaglio, lungo 20 cm e alto 60, è di solito collocato a 150 m di distanza dall'arciere. Durante le gare, sempre molto combattute, si possono vedere i tiratori più esperti che si tengono vicini al bersaglio ed evitano tranquillamente le frecce piegando la testa o il corpo. In tutto il Buthan è in vigore una legge antifumo per cui è vietato fumare ovunque tranne che a casa propria. Nel testo di tale legge risulta che ogni turista può portare con sè una stecca di sigarette per uso personale, con divieto assoluto di venderla. In realtà alla dogana viene fatta pagare al viaggiatore una tassa di 28 dollari per ogni stecca.
Links
www.kingdomofbhutan.com - in lingua inglese; una miniera di informazioni per chi programma di recarsi in questo Paese.
www.bhutan.gov.bt - in lingua inglese; è il sito ufficiale del governo bhutanese.
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